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  agosto 2016

Mai più Ayotzinapa! Mai più Nochixtlán!
Lavoratori al potere dal Brasile al Messico fino agli Stati Uniti!

Giornata di azioni di solidarietà trinazionali con gli insegnanti messicani e brasiliani


Mercoledì 17 agosto, circa 200 insegnanti della Sezione 22 CNTE (Coordinamento Nazionale dei Lavoratori dell’Istruzione) hanno cessato ogni attività chiudendo il dipartimento dell’istruzione dello stato di Oaxaca (IEEPO) e hanno tenuto una riunione in solidarietà con il SEPE, sindacato degli insegnanti di Rio de Janeiro. Sui cartelli c’è scritto “La lotta degli insegnanti è internazionale” e “Da NY a Oaxaca, fino a Rio de Janeiro, lavoratori al potere!”   (Grupo Internacionalista)

Mercoledì 17 agosto si sono svolte delle manifestazioni in ben tre paesi e quattro città in solidarietà con gli insegnanti messicani che stanno conducendo uno sciopero coraggioso che dura da più di tre mesi. I docenti stanno combattendo contro la falsa “riforma dell’istruzione”, che in realtà è un attacco capitalista all’istruzione pubblica e ai sindacati degli insegnanti, non solo in Messico, ma in tutto il mondo. A Rio de Janeiro, Oaxaca, Mexico City e New York, insegnanti, studenti, sindacalisti e attivisti hanno rivendicato “Fermare la repressione degli insegnanti messicani.” Durante lo sciopero della CNTE (Coordinamento Nazionale dei Lavoratori dell’Istruzione), gli insegnanti degli stati messicani meridionali del Chiapas, Oaxaca, Guerrero e Michoacán hanno coraggiosamente tenuto testa agli attacchi omicida della polizia. Sono almeno una dozzina le vittime tra gli insegnanti, i genitori e gli attivisti che sono stati uccisi dalla polizia federale e statale a metà giugno a Oaxaca, in maggioranza caduti il 19 giugno nel massacro di Nochixtlán.

Rio de Janeiro: In Brasile, la direzione sindacale statale degli insegnanti dello Stato di Rio, la SEPE-RJ, ha approvato una mozione che fa appello a un’azione di solidarietà a sostegno degli insegnanti messicani. La mozione è stata proposta dal Comité de Luta Classista (CLC - Comitato di lotta di classe), una tendenza sindacale di opposizione legata alla Liga Quarta-Internacionalista do Brasil (LQB - quartinternazionalista Lega del Brasile). Gli insegnanti di Rio sono appena usciti vittoriosi da uno sciopero determinato che è durato più di cinque mesi (21 settimane, 147 giorni), il più grande e più lungo nella storia del SEPE. La loro tenacia li ha portati a importanti conquiste, tra cui il pagamento degli arretrati dovuti per i giorni di sciopero che risalgono fino al 1993, l’elezione dei direttore della scuola da parte degli studenti, dei docenti e dei genitori, e l’eliminazione dei test standard che gli insegnanti si sono rifiutati di amministrare. Tuttavia, alcune delle richieste economiche fondamentali sollevate dagli scioperanti (tra cui un aumento del 30%) non sono ancora state soddisfatte. Mentre lo sciopero era “sospeso”, nonostante l’opposizione di quasi due quinti degli scioperanti (compresa la CLC), gli insegnanti sono tutt’ore “in piede di sciopero”, e nel mezzo dei giochi olimpici il SEPE ha convocato la giornata tri-nazionale di azioni di solidarietà con gli insegnanti messicani.


Sono oltre 100 i docenti e gli studenti che hanno manifestato davanti al Consolato Messicano a Rio de Janeiro il 17 agosto, al culmine delle Olimpiadi, in solidarietà con gli insegnanti sorprendenti in Messico. I manifestanti hanno denunciato il governo messicano come “serial killer di studenti e insegnanti dal 1968.”
(Liga Quarta-Internacionalista do Brasil)

Sono più di 100 gli insegnanti, gli studenti e i loro sostenitori che Mercoledì scorso hanno marciato di fronte al Consolato Generale del Messico a Rio per dimostrare la loro solidarietà alla CNTE e in particolare ai combattivi insegnanti di Oaxaca. Uno striscione del sindacato proclamava “SEPE-RJ e CNTE-Messico in lotta internazionale contro la privatizzazione dell’istruzione.” I manifestanti hanno dato l’appellativo al governo messicano di “serial killer di studenti e insegnanti dal 1968” facendo riferimento all’infame massacro di Tlatelolco, così come alla scomparsa dei 43 studenti di Ayotzinapa del 2014. I cartelli della LQB facevano appello per uno “sciopero nazionale contro il governo messicano criminale”, “La rivoluzione operaia vendicherà nostri morti” e “Sconfiggere l’offensiva della borghesia e le privatizzazioni con la rivoluzione socialista internazionale”. Un contingente di 40 studenti si è unito alla protesta, marciando dietro uno striscione con scritto “Stop ai Giochi Olimpici, Vogliamo giustizia”. Durante lo sciopero gli studenti hanno occupato 92 scuole, ragione per cui gli insegnanti hanno potuto resistere così a lungo. Appena dopo l’arrivo degli studenti è stato chiamato il Battaglione d’assalto della Polizia Militare. Ben consapevoli che la polizia è il pugno armato del capitale, i manifestanti si sono rifiutati di accettare la loro intimidazione. Si è stabilito un immediato collegamento telefonico in modo che i discorsi proferiti dai manifestanti di Rio potessero essere sentiti contemporaneamente anche dai manifestanti a Oaxaca e Città del Messico.

Oaxaca: Circa 200 insegnanti della Sezione 22 della CNTE hanno bloccato l’accesso all’Istituto della Pubblica Istruzione dello Stato di Oaxaca (IEEPO), chiudendolo, come hanno fatto tutti i giorni dall’inizio dello sciopero, lo scorso 15 maggio. Per mesi, gli insegnanti e i genitori hanno tenuto in piedi fino a tre dozzine di barricate sulle strade in tutto lo stato, così come sono riusciti a far chiudere i centri commerciali puntando alle catene di negozi “multinazionali”, come Walmart. Il giornale locale “Noticias”, che ha costantemente fatto propaganda anti-sindacale, titolava, “CNTE uragano di Categoria 5”. Un’altra delle sue storie sottolineava come un nuovo piano dell’esercito, DN-III, fosse preparato “pronto ad ogni evenienza. “ Nel corso della riunione la solidarietà al di fuori del IEEPO, chiamata dalla Sezione 22, diverse scioperanti hanno parlato, così come hanno fatto anche militanti del Grupo Internacionalista. I membri del GI hanno sottolineato che la “riforma” dell’istruzione contro cui gli insegnanti stanno combattendo è stata progettata dalle agenzie finanziarie imperialiste e realizzata non solo dallo “Gobierno asesino”(governo assassino) del presidente Messicano Enrique Peña Nieto ma anche dal Brasile e gli Stati Uniti. Gli scioperanti sono stati anche in grado di ascoltare i discorsi fatti a Rio de Janeiro, rendendo il collegamento veramente internazionale. I cartelli appesi alle porte chiuse dello IEEPO riportavano, “Da New York a Oaxaca, fino a Rio de Janeiro, lavoratori al potere!”


Sessanta insegnanti alla tenda del presidio degli scioperanti della CNTE nella Città del Messico, hanno partecipato alla riunione in solidarietà con gli insegnanti brasiliani del 17 agosto. I cartelli dicono: “Oaxaca, Ferguson, Rio de Janeiro: solo la rivoluzione porterà giustizia” e “mobilitare il potere dei lavoratori contro il terrore razzista della polizia”. (Grupo Internacionalista)

Città del Messico: Contemporaneamente, si teneva una protesta nella capitale del Messico, al plantón (accampamento), dove gli insegnanti in sciopero sono giunti dai diversi stati messicani. Circa 60 insegnanti hanno partecipato alla riunione, dove una mezza dozzina di scioperanti della CNTE hanno preso la parola per mandare i loro saluti ai loro colleghi insegnanti in Brasile, cantando lo slogan, “SEPE-CNTE, Una sola lucha” (una sola lotta). I cartelli riportavano, “Oaxaca, Ferguson, Rio de Janeiro, solo la rivoluzione porterà giustizia” e “Mobilitare il potere dei lavoratori contro il terrore razzista della Polizia”. Una studente messicana in Brasile e uno studente brasiliano in Messico, sostenitori della Lega per la Quarta Internazionale, hanno parlato, sottolineando la necessità della rivoluzione socialista internazionale per sconfiggere la campagna capitalista per la privatizzazione. Gli oratori del GI hanno sottolineato la necessità di lottare per l’indipendenza politica degli operai in contrapposizione a tutti i partiti capitalistici, non solo il PRI che è al governo, il PAN di destra e il nazionalista PRD, che hanno tutti votato per la “riforma” dell’istruzione anti-insegnanti, ma anche il populista MORENA che pretende di sostenere gli insegnanti ma si oppone la richiesta di abrogare la privatizzazione della contro-riforma.

New York City: Alcune ore più tardi, circa 40 manifestanti hanno formato un picchetto di fronte al Consolato Generale del Messico a New York in solidarietà con le proteste di Rio, Oaxaca e Città del Messico. L’azione è stata chiamata dal’Internationalist Group, dai Class Struggle Education Workers, dai Circoli Internazionalisti nell’università di New York, e la neonata Trabajadores Internacionales Classistas (TIC - Lavoratori internazionali di lotta di classe). Il volantino prodotto per la manifestazione di protesta affermava, “Mai più Ayotzinapa! Mai più Nochixtlán!” Il padre di uno dei 43 studenti scomparsi a Ayotzinapa ha ringraziato gli insegnanti, sia quelli in Brasile sia quelli in Messico, per la lotta senza tregua portata avanti contro lo Stato criminale. Uno studente che si è recentemente recato in Messico con una delegazione dei Circoli Internazionalisti di New York ha sottolineato che il terrore razzista poliziesco non è endemico solo in Messico e negli Stati Uniti, ma ha le sue radici nel capitalismo. La delegazione degli studenti è intervenuta tenendo un suo discorso, all’Università Nazionale del Messico e al al presidio dei docenti, sulla lotta contro gli omicidi degli afro-americani perpetrati dalla polizia negli Stati Uniti. Tra gli oratori del TIC vi erano una lavoratrice immigrata e un operaio dalla B&H che hanno sottolineato come sua lotta vittoriosa per la rappresentazione sindacale mostrava il potere delle azioni unite operaie. I manifestanti scandivano: “¡Luchar, vencer, obreros al poder!” (Lottare per vincere, operai al potere).


I lavoratori immigrati, educatori, studenti e attivisti della comunità hanno tenuto un picchetto al Consolato Generale del Messico a New York per chiedere la fine della repressione dei docenti della CNTE in sciopero. I manifestanti hanno denunciato la “riforma” di Obama sull’immigrazione come una vera e propria frode dichiarando: “No ai democratici e ai repubblicani, costruire un partito operaio rivoluzionario!” (The Internationalist)

Un insegnante militante della CSEW, recentemente tornata da una permanenza di alcuni mesi a Oaxaca, ha spiegato come la lotta della CNTE per l’indipendenza sindacale dal controllo dello stato sia una lotta diretta contro il SNTE, un falso “sindacato” totalmente controllato dal governo che ha fatto crumiraggio durante tutto questo amaro sciopero portato avanti dagli insegnanti e che si è offerto di fornire manodopera di crumiri per rimpiazzare le migliaia di scioperanti che il governo ha intenzione di licenziare. Gli oratori dell’Internationalist Group hanno sottolineato che gli insegnanti a Oaxaca e Rio hanno dimostrato una combattività esemplare, ma anche che il loro rifiuto coraggioso e ispiratore di rifiuto ad inchinarsi davanti a stragi e terrore di stato non è sufficiente per vincere. L’appello della CNTE per il “dialogo” con il governo assassino è una trappola, è urgentemente necessaria una lotta per forgiare un partito operaio rivoluzionario, lo stesso che la Lega per la Quarta Internazionale sta cercando di costruire nell’intento, in particolare, di giocare un ruolo importante nelle lotte internazionali dei lavoratori; come ne è un esempio questa manifestazione di solidarietà d’azione del 17 agosto con gli insegnanti messicani e brasiliani. Gli intervenuti hanno ammonito che se il governo messicano cercasse di mettere a segno un’altra sanguinosa repressione, ci sarà l’inferno da pagare, in Messico, negli Stati Uniti e ovunque.■